domenica 11 novembre 2012

CUORI per Herbis Salus 24 novembre 2012 Via dei Gobbi 5 Reggio Emilia



Cuori materici, pulsanti di colori, con inserzioni di vetri di Murano in omaggio all'inaugurazione dell'erboristeria Herbis Salus di Francesca, eterna amica dall'età della fanciullezza.
Un augurio propiziatorio di bene e di benessere che l'artista evoca appunto col palpito dei suoi "Cuori"  ma anche con "Anemoni Magnifici" e i caldi abbracci dei suoi "Nicchi".
Stucco e sabbia utilizzati nelle opere si mescolano qui a sfumature acriliche e a tonalità diverse dove le opalescenze di Murano offrono un'inedita magia al cromatismo dei quadri.
La matericità dell'artista arriva fino ai bassorilievi con il soggetto "Madonna con bambino" busti dal volto reclinato e lasciato all'altrui immaginazione. Ed infine i suoi angeli alati, creature sognanti e custodi del bene. Da un'amica a un'amica per un altro tratto di strada in comune.

martedì 29 maggio 2012

27 maggio 2012 Intervista di Maria Chiara Botti su " Prima Pagina"


Come e dove nascono le tue idee?
Ho iniziato a dipingere per rispondere ad un atroce urlo di dolore: quello della morte di mia madre. Ho continuato a dipingere implorando un disperato bisogno di felicità: quello della vita. La vita che mi ritrovo addosso senza neppure rendermene conto, la vita dei miei affetti, quelli passati che silenziosamente ringrazio per ciò che mi hanno dato e che mai potrò scordare; la vita di quelli che mi hanno scortato fino ad oggi, quelli più grandi, più importanti che mai potranno essere dati per scontati; la vita degli amori futuri, di ogni tipo, quelli che accenderanno immancabilmente nuove luci nell'anima; la vita straordinaria delle mie figlie, che sto osservando crescere negli anni, il mio più autentico progetto di vita.

Come coltivi l'ispirazione?
Ho guardato poi la mia arte dall'esterno, da spettatore, per poter riflettere sul da farsi, e l'unica risposta che ho trovato è :"continua a declamare la vita finchè ne hai una". Quindi, più che un canto di malinconia e tristezza o un moto di trasgressione o di maledizione come molti vorrebbero attribuire all'animo di un'artista, il mio è un grido di forza, di grande energia positiva. Un inno alla potenza divina che ci fa guardare al di la' dell'esistenza. Ebbene l'arte è questo per me: reclamare quel respiro di felicità, quel brivido a fior di pelle che mi spetta di diritto e che voglio condividere con il mondo. E li reclamo in silenzio, quasi con una preghiera che lascio poi debordare come un urlo di gioia e di speranza, dandole di volta in volta forme diverse o sempre simili tra loro.


Che cosa succede in te quando l'idea preme, vuole essere realizzata?

Lavoro sul progetto di energia positiva, quasi come una missione: il più delle volte occorre alimentare questo stato, sostenerlo, irrobustirlo, farlo crescere. Sì, più che uno stato d'animo è un muscolo, che scaldato ed allenato risponde dovutamente. Costa fatica la vita per ognuno di noi, ma ancor più costa renderla bella, interessante, sorprendente, senza disperderla, senza cedere, credendoci. E grazie alla materia, allo stucco acrilico ottengo la plasticità delle forme che diventano tattili, tridimensionali, assolutamte propositive nelle mie opere.

Chi ha scoperto il tuo talento?

Alberto Agazzani: ha visto il mio guizzo,ha colto la mia completa natura,e capito ciò che stavo facendo e cosa volevo semplicemente dire. Lo ringrazio.

Come lo coltivi?
Dipende dai momenti: prima con la ricerca, l'esplorazione, vado per mostre, cammino, guardo intorno a me, mi documento. Poi con l'introspezione...sento la pulsione di creare ...e così mi avvicino alle tele o alla terracotta.


Chi sono i tuoi maestri?

Ho sempre girato fin da piccola per mostre e musei in tutto il mondo, ma la prima pulsione verso la creazione l'ho provata 15 anni fa al Peggy Guggenheim di Venezia guardando  "Foresta Incantata" di Jackson Pollock,. Mi sono seduta su una poltroncina nera, rapita dal suo modo di lavorare, quella componente fisica e gestuale, e, in quel preciso momento, ho detto a me stessa che prima o poi avrei creato anch'io. Poi c'è Fautrier, per me, ideatore per antonomasia dell'arte informale, così delicato ed incisivo al tempo stesso e Marc Chagall, la leggerezza e la gioia delle sue figure lievi e sospese in aria mi commuovono sempre. Lucio Fontana però è il maestro per antonomasia che proprio mi rapisce, le sue tele mi incantano ogni volta, trovo le suo opere davvero geniali!

Su di te, Massimo Mussini ha scritto un saggio molto ineressante "il suono del colore": in sintesi identifica la tua pittura alla sinestesia che rimanda a Baudelaire. Poichè siamo in terra reggiana, non ho potuto non pensare al celebre "Omaggio a Stockhausen" di Vivaldo Poli. Come è approdata la musica sulle tue tele?
Massimo Mussini è una persona a cui devo molto. Ha capitro la semplicità della mia passione per l’arte.Mi ha donato equilibrio. A proposito”del suono del colore” parliamo del 2007 quando la musica era una costante nella mia vita. Quella che suonavano le mie ragazze che all'epoca frequentavano l'Istutito Peri a Reggio Emilia, Margherita al pianoforte, Beatrice al fagotto. La casa di allora era sempre molto e piacevolmente “sonora:... da lì è nata l'dea della partizione in duetti, terzetti e quartetti delle mie tele." Musicadavedere" è un lavoro complesso che ho dedicato interamente alle mie figlie, i miei veri capolavori.

Chi è stato maggiormante di incoraggiamento?
Mio marito Luca, anche lui è appassionato d'arte, di viaggi, di musica....è insieme il mio miglior e peggior nemico. Dinnanzi alle mie opere, e' il primo sostenitore ma anche un critico severo, a volte addirittura insidioso! Ma devo rioconoscegli un occhio sagace e attentissimo!

Tele, colori, pennelli....che cosa significano questi oggetti?
Sono strumenti , a cui aggiungere stucco e vetri colorati ...o da cui staccarmi per manipolare terracotta con cui creo animali, mezzi busti, bassorilievi... è come possedere una macchina e sapere che quando vuoi, puoi metterla in moto e partire per luoghi lontani ed inesplorati.

Come è il tuo mondo?
E' un mondo rotondo che, a volte, diventa quadrato e poi oblungo, triangolare...è il mondo di tutti, quello di oggi fatto di cose meravigliose ma anche di stragi, sciagure, ingiustizie, un mondo spietato, minaccioso...più cresco più me ne rendo conto...

Ferrara,Reggio, Milano, ...tappe importanti, mostre significative, esperienze diverse. che cosa rappresenta ciascuna di queste città nella tua vita?
Sono luoghi che, in passato, ho conosciuto professionalmente,  come Copy writer e che mi hanno di nuovo accolta sotto queste inedite vesti d'artista. I luoghi dove compiamo azioni "memorabili" diventano un po' una seconda casa per ciascuno di noi, vi abbiamo lasciato una scia di noi stessi.

Dove trai l'ispirazione per le tue opere?
E' sempre uno stato d'animo di scoperta, non è mai nulla di preciso o di puntuale. Passa anche diverso tempo tra una creazione e l'altra ma arriva sempre un momento in cui capisco che devo creare, che quest'energia vuole prender forma.

Qual'è stato l'incontro più significativo per la tua carriera artistica?

Parlerei di opere significative: direi un quadro"Cristo morto" di Andrea Mantegna. Trovo che la veridicità di questo dipinto sia nella spietata analisi dei particolari. Mi ha colpito davvero molto la riceca di un disegno aspro implacabile che nulla concede.
Sono un'autodidatta fruitrice occasionale di musei e fiere, non ho una frequentazione con altri artisti, il mio lavoro è solitario, introverso, silente...trovo un mondo dentro di me ,ma quando esce mi porta davvero lontano.

Il momento o i momenti che hanno rappresentato una svolta?

La prima mostra a Milano, alla Libreria Bocca, lì ho capito che le mie opere non venivano apprezzate perchè mi si conosceva personalemte, ma perchè piaceva la mano e l'estro di una certa artista Angela Govi.

Qual'è l'opera a cui sei maggiormente affezionata?

E' "Composizione 4" è un trittico meraviglioso che fa parte della collezione "Musicadavedere". L'ho appeso nella mia casa  perchè i suoi colori e le sue armonie sono davvero caldi e gioiosi. Non me ne libererò mai.

Che tipo di pittura è la tua?

E' una pittura a tecnica mista, informale. Predomina la componente gestuale perchè grazie all'uso della materia riesco ad ottenere effetti di rilievo quasi tridimensionali che fanno del quadro una pseudoscultura. Mi piace non solo poter vedere un quadro ma quasi poterlo toccare perchè, oltre all'energia cromatica, esploro la materia in movimento. E' questo che crea armonia nelle mie creazioni.

Quando è avvenuto e come il viaggio verso la scultura? Come sei arrivata alla scultura?

E' proprio l'uso della materia sui quadri che mi ha portato ad esplorare la scultura. La sensazione tattile mi ha condotto a plasmare inizialmente immagini surreali e irresistibiuli. Forme ludiche-ironiche, uno zoo pieno di vita vario e complesso ama anche figure di una madre o di un angelo o ancora di Adamo ed Eva realiazzati anche in bronzo. La scultura è un'altra dimensione, dove un'artista si misura con se stesso.

La prossima mostra sarà di pittura o di scultura?

Prevalentemente di pittura ma sto lavorando anche su inediti bassorilievi.

Sei un'artista. Giovane e donna. Che cosa vuol dire, oggi, tutto ciò?
Credo che ogni persona abbia un percorso a seconda di chi incontra, di come si muove, dei contatti che tiene, delle relazioni che instaura. Il fatto di essere donna o uomo credo non abbia davvero più importanza, la propria realizzazione sta nelle scelte personali. L'inportante è essere se stessi sempre, credo che sia questo quello che deve trasmettere il vero artista per rendere autentico il suo messaggio,  proporsi senza filtri, non per piacere a tutti i costi: E comunque se piaci così bene, altrimenti è inutile fingere!

Che programmi hai per il futuro?
Sto creando senza fretta. Quando sarà il momento uscirò di nuovo allo scoperto. Per me è sempre difficile esporsi, ogni volta è un po' come mettersi a nudo, farsi leggere dentro...personalmente  preferisco la fase del creare a quella dell'esibire. Il lato pubblico del mio lavoro è quello più difficile, quasi innaturale Comunque cose in programma ce ne sono, per prima una mostra in una nuova galleria a Milano a settembre.

Nel campo della pittura a chi vanno le tue preferenze? E fra gli scultori, chi preferisci e perchè?

Oltre a quelli già citati ho una grande ammirazione per Antonio Gaudì, ogni volta che vado in Spagna mi elettrizza la sua magnificenza. Pazzo gioioso, genio miracoloso! E poi ancora  Henri Matisse, se potessi, regalerei "la Danse" alle mie figlie: vita e ritmo straordinari. Come scultori direi Alberto Giacometti, le sue figure sono un tuffo al cuore. Io ne sono innamorata. Mi rapisce la loro leggerezza e loro esilità. Statue staordinarie che hanno trasudano le problematiche della filosofia esistenzialista.

E della musica?

Da una parte i classici, Bach, Mozart, Bethoven ,ma anche   la musica che ascolto quotidianamente, le canzoni che le mie figlie cantano e che mi costringono ad ascoltare.

Come sei arrivata ad inserire nelle tue opere quel capolavoro di arte e di natura che è il vetro di murano?

Per la frequentazione assidue delle zone venete dove i miei suoceri sono nati. Con la mia famiglia siamo stati  più e più volte a Venezia e a Murano. Il fascino,i colori e l’atmosfere delle vetrerie mi ha contagiato

Come vedi il mercato dell'arte oggi, in Italia? E all'estero?
Oggi, è davvero dura per gli artisti,già non era facile prima …ma adesso con questa crisi mondiale e  perpetua….Personalmente devo anche dire che dipingo soprattutto per la passione e al mercato non sono tanto attenta.
Che cosa vorresti raccontare di te della tua passione, delle tue aspirazioni?
Vorrei poter contiuare a creare come sto facendo ora, perchè l'arte è la più grande evasione dello spirito, la più pura forma di libertà dell'uomo. E' riuscire a trasformare il caos della vita in un'armonia materico-cromatica, dando bagliore al buio, spessore e colore al nulla. Mi piacerebbe poter lavorare sempre sulle macro-tele, perchè trovo che l'impatto visivo su queste opere sia più incisivo.
…Le opere d'arte riempiono la vita!



mercoledì 15 febbraio 2012

"Venezia 1" ad Art Defender Bologna. 27 gennaio 2012

"Composizione 19" in esposizione ad Art Defender

"Nicchio" in esposizione ad Art Defender Bologna

Donazione "Composizione Quartetto" al "Centro aiuto al bambino".Novembre 2010